Di Alessandra Mastroddi. Un sogno diventato realtà, è tornato il pubblico agli Internazionali d’Italia di tennis, l’Atp Masters 1000 di Roma in corso al Foro Italico, il tempio per tutti gli amanti del tennis. Era il momento che tutto lo sport italiano aspettava: la riapertura dei cancelli di una grande manifestazione al pubblico degli appassionati.

Sono stati 5272 tifosi a riversarsi, a partire dalle ore 10, sul Campo Centrale dalla sfida tra il n.1 del mondo Novak Djokovic e lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina.  In una giornata che vedeva come secondo incontro sulla Grand Stand Arena l’attesissimo match tra il romano Matteo Berrettini, n.9 del mondo, e Stefanos Tsitsipas, n.5, terminato con la sconfitta del nostro in due set per mano del greco.

Il popolo del tennis ha cominciato ad affluire verso uno dei più bei teatri sportivi del mondo, cappellino in testa, zainetto in spalle, per uno dei tornei più amati dai giocatori professionisti che ogni anno tornano a Roma entusiasti.  L’impianto è stato suddiviso in tre zone che non comunicano fra di loro. Si entra al Campo Centrale e solo a quello, o solo alla Grand Stand Arena o al terzo settore, composto dallo Stadio Pietrangeli e dai Campi secondari, dove sono stati previsti solo posti numerati. Ogni zona ha i suoi accessi e le sue uscite separate ed è dotata dei relativi i servizi, di ristorazione e igienici. Tutti gli spettatori devono essere muniti di una mascherina FFP2, dettaglio che è stato spiegato sin dall’acquisto del biglietto che può essere effettuato solo online, vengono distribuiti gel igienizzanti per garantire la sicurezza. I posti, con il distanziamento, per ciascuna sessione sono in totale più di 5000 (2.415 sul campo Centrale, 1.493 sulla Grand Stand Arena, 774 nello Stadio Pietrangeli e 590 sui Campi Secondari), per un impianto che può contenere più di 25.000 spettatori al giorno. E per permettere a tutti di rientrare a casa prima del coprifuoco delle 22 il programma serale è stato diviso tra Campo centrale e Grand Stand Arena ciascuno dei quali ospita un solo match. Gli Internazionali sono stati investiti di “un segnale di speranza“, per utilizzare le parole del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.  Gli appassionati di tennis non vedevano l’ora. Tutto lo sport italiano non vedeva l’ora di tornare a riunire quelli che lo praticano sul campo e quelli che lo seguono dagli spalti. Solo così ritornano le grandi emozioni. A partire dalle racchette.  Il Foro Italico ritrova il pubblico nella giornata degli ottavi di finale degli Internazionali, quella sempre più frequentata dagli spettatori perché più ricca d’incontri e questo 13 maggio rimarrà, a suo modo, nella storia dello sport italiano. È stato il tennis a prendersi la responsabilità e l’onore di riportare la gente sulle tribune, dopo le chiusure dettate dalla pandemia. Poi il testimone passerà al calcio, con la finale di Coppa Italia a Reggio Emilia e soprattutto le quattro gare dell’Europeo in programma all’Olimpico di Roma.

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