Di Francesco Stefanelli. Tvg News non è solo un giornale, un laboratorio o 6 c.f.u. . È molto di più di tutto ciò. Si entra che si è degli studenti impostati secondo i rigidi regimi universitari e si esce completamente cambiati. In senso positivo. L’insegnamento “weirdo” dell’altrettanto atipico professor Palma ha fatto sì che si uscisse dagli schemi a cui si era abituati per entrare in un’altra realtà fatta di confronto, di voci e scontri produttivi mai sopra le righe. È stato insegnato che la vita non è fatta di libri e regole, ma di esperienze da vivere in prima persona, giornalismo di vita è la parola chiave. Perché il giornalismo di vita insegnato dal professor Palma è la chiave di lettura da applicare alla quotidianità in modo da capire bene ogni sfaccettatura dell’ambiente che ci circonda. Le lezioni non sono un rapporto unidirezionale, ma un dialogo continuo tra docente e studenti e tra studenti stessi. Ciò dovrebbe essere un monito per tutto l’establishment universitario, perché gli studenti sanno insegnare, non solo imparare passivamente. Il programma del laboratorio è il pezzo da 90: la mancanza di un testo non è uno svantaggio, perché l’insegnamenti vengono direttamente dall’esperienza del professore, che sa amalgamare bene esperienze di vita ad atti pratici come gli articoli, telegiornali, rubriche e soprattutto i dibattiti. Vera rivelazione di questo lungo viaggio sono stati i dibattiti, un continuo scambio di opinioni di ogni studente in merito a temi che sembrano banali ma che nel quotidiano riguardano e non ognuno di noi. E seppur qualche volta hanno prodotto degli accessi ma educati scontri, hanno generato uno spaccato della realtà giovanile toccando corde sopite che non aspettavano altro se non essere pizzicate. Nonostante i tempi bui in cui è capitato questo laboratorio, si è comunque potuto respirare un’aria di “rivoluzione”, perché forse, nel tempo, gli insegnamenti del laboratorio potranno essere le fondamenta di chi attuerà una rivoluzione che travolgerà il mondo, andando contro i dettami classici e repressivi. Proprio come è avvenuto, seppur in prospettiva esigua, nel Laboratorio di redazione giornalistica.