Di Lorenzo Gulino. Un legame bellissimo, un qualcosa di indescrivibile che lo si può solo pensare e sentire. Questo è ciò che lega un figlio ai propri genitori, oggetto del dibattito nella lezione del lunedì dal titolo “rapporto genitori-figli”. Il loro sogno è quello di vederti camminare da solo, diventare un uomo indipendente e di metter su famiglia. Ma per arrivare a ciò serve del tempo, servono delle basi solide da cui partire. Serve il maggior supporto possibile da parte loro. Serve la loro presenza fisica in ogni momento dell’adolescenza…ma non sempre tutto ciò si verifica. Le separazioni ne sono l’esempio. Quanti adolescenti si trovano nella situazione di vedere i genitori che litigano giornalmente e alla fine arrivano alla conclusione che forse è meglio chiudere lì la questione? Sono tanti, anzi troppi. Nessuno mette in dubbio le ragioni di tutto ciò, ma poi il ragazzo come crescerà? Avrà un rapporto sano con entrambi? Avrà delle mancanze? Inutile far finta di niente perché il ragazzo soffrirà tutto ciò. Inutile dire che non cambierà nulla perché c’è differenza. C’è differenza nell’avere o no un padre in casa. Una figura che ti indica la strada e che ti fa alzare la testa per guardare avanti, che ti sprona a fare di più. La mancanza di un padre che quando torni a casa la sera è lì che ti dice “Ei campione oggi com’è andata?”. Tutte queste mancanze porteranno chi vive questa situazione ad essere più chiuso, sarà più difficile mostrare i propri sentimenti al mondo, ma anche al genitore stesso. Per quanto si possa impegnare quest’ultimo ad essere “presente” quotidianamente nella vita di suo figlio, non sarà mai uguale a vivere sotto lo stesso tetto 24 ore su 24. Ciò porta il ragazzo a non riuscire a comunicare con il proprio genitore proprio a causa di una mancanza di abitudine nel farlo. Come se si vergognasse di far veder ciò che è e questo si riflette poi anche nella vita quotidiana. Ma vogliamo parlare della paura di essere abbandonati dal proprio genitore? Un qualcosa che ogni adolescente con genitori separati prova. La paura che possa preferire un’altra famiglia, con un’altra donna, e scordarsi completamente di ciò che di più caro possa avere: un figlio…un figlio che tende a mettersi delle maschere per non far vedere il suo vero volto, per non far vedere tutte queste cose che gli passano per la testa. La cosa più difficile è prendere consapevolezza di tutto ciò, capire che forse non bisogna vederla da un punto di vista totalmente negativo. Forse sarebbe meglio provare a parlarne, sforzarsi a comunicare con entrambi per dire come si sente. Però per un adolescente questo è tutt’altro che semplice…è la cosa più difficile e straziante.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:TG TVGNEWS