Di Francesca Zito.

Dopo tredici lunghi anni Britney Spears è finalmente libera. La sua battaglia è iniziata nel 2008 quando, in seguito a dei numerosi crolli mentali, viene portata in una clinica psichiatrica e il padre ottiene così la ‘conservatorship’ (un genere di tutela solitamente riservata a persone incapaci di intendere e di volere).
Un potere che ha esercitato sulla sua vita e sulle sue finanze per molti anni e al quale ha rinunciato solo qualche giorno fa.
Eppure la pop star non riesce a vivere a pieno questa sua libertà tanto attesa.
Essere una persona famosa significa anche avere paparazzi che seguono ogni tuo spostamento, che si nascondono ovunque e aspettano un tuo passo falso.
Sono lì che ti pedinano sperando in un nuovo crollo mentale, in una pazzia che faccia finire nuovamente il tuo volto su tutti i giornali.
Tutta questa pressione impedisce a Britney di vivere finalmente la sua vita a pieno, le pone freni, ansie e paure.
Le sue dichiarazioni lasciano capire quanto sia contenta della sua vittoria ma allo stesso tempo quanto sia spaventata da questa situazione.
Ora che l’incubo è terminato la pop star ha paura di fallire, di non raggiungere le aspettative del pubblico e deluderli di nuovo.
Ma diciamolo, questo è lo scotto da pagare per essere una della cantanti più conosciute al mondo.
Nonostante tutto Britney è tornata finalmente a calcare un palco, a cantare e a ballare insieme ai suoi fans, incidendo nuovi album e programmando concerti.
Ciò che la rende più felice è la possibilità di poter condividere con tutti il suo amore per Sam Asghari, tenuto nascosto finora per volontà del padre.
A schierarsi dalla sua parte sono i fans che hanno anche creato il movimento #FreeBritney, mentre il suo più grande ostacolo è rappresentato dalla sua stessa famiglia che sostiene Jamie Spears.
Nessuno dovrebbe scegliere al posto nostro, nessuno dovrebbe prendere il controllo della nostra vita.
Siamo noi e solo noi a dover decidere delle nostre azioni e dei nostri sentimenti.
Qualunque ostacolo si ponga tra noi e la nostra indipendenza dovremmo combatterlo fino alla fine, come ha fatto Britney, per riprenderci la nostra LIBERTÀ.