Di Lorenzo Gulino e Luca Siciliani.

La Roma per ritrovare la vittoria in campionato che manca dalla partita con il Cagliari, il Genoa per provare ad uscire dalla zona retrocessione e per esordire al meglio con il nuovo allenatore Shevchenko. I giallorossi in emergenza in difesa a causa dell’assenza di Vina e di Cristante risultato positivo al Covid, ma anche il Genoa in difficoltà con le assenze di Destro, Criscito e Caicedo.

Inizia il primo tempo e la Roma inizia subito forte, la squadra di Mourinho continua a pressare molto bene e a giocare veloce nello stretto. La prima occasione targata Roma passa per la testa di Shomurodov che spedisce alto al 4’ minuto. Mkhitaryan molto attivo fin da subito tra le linee trova un grande goal dalla distanza al 15’ minuto che però viene annullato per un tocco di mano di Abraham. Il Genoa non riesce a ragionare palla al piede grazie alla continua pressione dei giallorossi. La Roma continua ad attaccare con El Shaarawy che crossa in area e Shomurodov con il piattone da due passi manda alto sopra la traversa, goal divorato dall’attaccante uzbeco. Termina il primo tempo sul risultato di 0-0 con i giallorossi che dominano il match, ma non trovano il vantaggio.

La Roma rientra dagli spogliatoi e la musica è sempre la stessa, con la squadra di Mourinho che attacca e il Genoa che difende e prova a ripartire .La Roma, soprattutto grazie ad un ispiratissimo Mkhitaryan, va più volte vicino al vantaggio, senza mai timbrare il cartellino. C’è anche spazio per una buona parata di Rui Patricio che, grazie alla collaborazione di El Shaarawy, respinge un tiro di Sturaro da posizione molto ravvicinata. La partita cambia al minuto 75, quando l’allenatore dei giallorossi fa entrare il classe 2003 Felix Afena-Gyan al posto di Shomurodov. Pronti e via, al nuovo entrato bastano 7 minuti per timbrare il cartellino e firmare si il vantaggio della Roma, ma anche il suo primo gol nella massima serie italiana, un sogno per lui, ma non si accontenta e allo scadere dei minuti di recupero Felix prende la palla persa precedentemente da El Shaarawy e dalla trequarti lascia partire un destro che si insacca nel sette della porta genoana, la ciliegina sulla torta di una serata indimenticabile.

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