Di Natasha Di Santo.

 

Giovedi 25 dicembre c’è stata la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dopo esattamente 3 giorni abbiamo assistito ad una scena inopportuna e sgradevole successa davanti agli occhi di migliaia di spettatori in diretta tv, un vero e proprio atto osceno.

Tutto ció è successo proprio nei giorni in cui l’attenzione sull’argomento della violenza sulle donne era massima.

Un uomo, domenica 28 novembre nel post partita tra Empoli e Fiorentina ha palpeggiato in diretta tv la giornalista Greta Beccaglia.

Uno degli aspetti  gravi è stato il minimizzare da parte del conduttore l’accaduto, che ha invitato la giornalista a “non prendersela” come se bastasse questo nei confronti di anni di battaglie contro chi pensa di poter dominare e possedere una donna con violenze e privazione della libertà.

Come è possibile che tutt’oggi ci siano persone che pensano di poter possedere un corpo o addirittura di materializzarlo come oggetto.

La reazione pacata della giornalista mi fa pensare a quanto si sia sentita a disagio e spaesata davanti ad un gesto cosi deplorevole, da sola di fronte a tutti gli spettatori e tutte le persone presenti sul posto, senza nessuno che abbia speso neanche un minuto della sua vita per difendere e mettere fine ad un momento così disgustoso.

Quell’uomo si è sentito in diritto di farlo, ha dato quella pacca sul fondoschiena ed ha riso… quella risata è forse peggiore della pacca in se.

Non si può nemmeno definire “uomo” una persona che ha compiuto un gesto così diseducativo facendo passare un pessimo esempio in tv.

Questa battaglia si può vincere solo con la nostra indignazione  per questo gesto a dir poco indecente.