Di Mirko Vinci. “L’uomo è il peggior nemico di se stesso”. Una frase che ognuno sente innumerevoli volte nel corso della propria vita e che finisce spesso con lo sfumare di significato, proprio come tutte quelle cose che a forza di sentirle ripetere e vivere perdono quel peso che in realtà, in modo schiacciante, ci condiziona senza farcene rendere nemmeno conto. Educazione, rispetto e mettere le problematiche degli altri al primo posto sono sempre stati dei punti cardine nella mia vita. Il senso di appagamento nel fare qualcosa di buono, come un semplice favore o essere stato una spalla nel momento del bisogno per qualcun altro, non ha mai avuto eguali per me: ma un giorno, gradualmente, qualcosa si è spezzato e mi sono reso conto che il problema di questa rottura dipendeva proprio da me. Si tende a dare la colpa agli altri che sembrano non capirti mai, non essere mai abbastanza all’altezza delle proprie aspettative; ma sono sicuro che in questa equazione raramente ci si chiede quale ruolo il diretto interessato abbia giocato in prima linea per arrivare a quel fantomatico punto di non ritorno. Ascoltarsi. Una parola che sembra così banale, ma che racchiude l’essenza della felicità. Ti chiedi con forte rimpianto se tu ti sia mai ascoltato nella tua vita quando inizi a realizzare quanto in realtà dipendi dagli altri, quanto vivi in funzioni dei capricci, dei desideri e delle aspettative altrui; e al costo di soddisfare tutto ciò cancelli ogni giorno di più quell’imprescindibile lato di te stesso che ti contraddistingue. Mandare giù il rospo e non dire la propria per paura di perdere qualcuno, può sembrare un modo sano di vivere in armonia, ma è in realtà il miglior modo per annullarsi. Non c’è peggior rottura che il rendersi conto che il fattore che ha condotto a questa condizione sono stato proprio io, con i miei silenzi che sembravano dovuti per dover assecondare ogni cosa. Soltanto con la maturità si capisce che esisti come individuo autonomo, che la tua felicità non deve coincidere con quella altrui e che se vuoi seguire il tuo schema di vita per essere felice, quest’ultimo si scontrerà inevitabilmente con quello degli altri. Trovare l’equilibrio tra i propri principi ed i propri valori è la ricetta perfetta: chiedersi fin quanto di quei valori sei disposto a sacrificare per tenere fede ai tuoi principi è il più grande dialogo che si può fare con sé stessi. “Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci accorgiamo di averne una sola”(Confucio)