Di Desiré Silla. Quella che doveva essere una serata di pura spensieratezza da passare in compagnia delle proprie amiche in pista da ballo non si è che ripugnantemente rivelata un’idea utopica per un gruppo di ragazze di vent’anni. Era lo scorso sabato sera quando, tra un ballo e l’altro, un gruppo di uomini va da un gruppo di  ragazze con il pretesto di offrire loro da bere. Dopo le innumerevoli estenuanti insistenze da parte del gruppo, le ragazze sono state costrette a dover accettare controvoglia. Inutile elencare tutte le sostanze stupefacenti presenti ingannevolmente in quei drinks che hanno trasformato quella che doveva essere la famosa “febbre del sabato sera” in un vero e proprio inferno. Siamo di nuovo qui, dopo articoli e articoli, a parlare ancora di abusi di potere, molestie, violenze e chi più ne ha più ne metta che il 99% delle volte sono le donne a subire e quella sera, in una delle discoteche più frequentate di Roma, non è ch l’ennesimo caso. A denunciare l’accaduto è stata una delle vittime, che pur non ricordando l’avvenuto a causa della droga ingenuamente assunta, ha ritrovato video sconvolgenti sul suo telefono registrati da uno dei tanti predatori di quella serata in cui si può vedere come le ragazze vengano denigrate, toccate contro la proprio volontà, spogliate non solo di vestiti ma della propria dignità, zittite, molestate, stuprate, trattate come degli oggetti, come degli animali… quando la realtà è tutto l’opposto: il branco ancora una volta “ha vinto” La realtà è che gli animali sono tutti coloro che hanno privato di libertà le vittime che hanno subito tali assurdità, causando loro ferite incurabili e traumi indelebili. La realtà è che questa realtà viene ignorata, nonostante tutte le denunce e gli episodi che avvengono giorno dopo giorno non si fa nulla per far sì che tutto questa smetta di essere l’agghiacciante attualità in cui viviamo. Ancora più agghiaccianti però risultano i commenti della gente: “Vestite in quel modo se la sono cercata”. Spesso si ritiene infatti che la causa principale delle violenze sessuali non siano gli stupratori stessi e una mancata tutela delle donne che subiscono violenza bensì gli indumenti che le vittime indossano nel momento dello stupro, sia che si tratti di una gonna sia che so tratti di una felpa oversize. In una società ancora profondamente misogina forse vestirsi come meglio si vuole e passare una semplice serata in compagnia è un lusso che le donne ancora non possono permettersi.