Di Fabio Rosso. La Juventus stravince per 3-0 contro una Lazio, poco cinica e poco organizzata. Partita equilibrata tecnicamente e tatticamente per 40 minuti, poi follia di Milinkovic – Savic, forse già con la tes

ta al Mondiale, perde palla sulla trequarti, regalandola a Rabiot, il quale regala un assist meraviglioso a Moise Kean, che la insacca dentro la porta, complice un errore grossolano di Provedel. Dopo il vantaggio della Juve, gli uomini di Sarri non riescono ad incidere: reazione mediocre e possesso palla sterile che non riesce a sfondare la muraglia bianconera, che continua ad essere un cardine di Allegri. La Lazio, orfana di Immobile, Zaccagni, Lazzari e Patric, non riesce a creare occasioni da gol e ad impensierire Szczesny; ma soprattutto si è notata l’assenza di Ciro Immobile per quanto riguarda le occasioni create cercando la profondità. Troppi passaggi sbagliati, poco movimento offensivo, complice la grande compattezza dei bianconeri che non lasciano spazi, difesa scomposta e poca voglia di cambiare la partita; insomma, male tutta la Lazio, male Provedel, soprattutto in occasione del primo gol, male Cataldi, che si è fatto scippare il pallone da Milik in occasione del secondo gol, male Milinkovic per i troppi passaggi sbagliati e per quello errore non da lui in occasione del primo gol; perciò, la squadra di Sarri, durante la sosta mondiali, dovrà ritrovare la lucidità fisica e mentale e sfruttare la pausa per lavorare e crescere. Nonostante ciò, i biancocelesti chiudono il 2022 al 4 posto, a pari punti con l’Inter di Inzaghi, con 30 punti in 15 partite, 26 gol fatti e 10 subiti.

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