Di Gianluca Maddaloni. Essere campioni non sempre vuol dire però essere professionisti. Non si può cadere nelle provocazioni né tantomeno abbandonarsi a momenti di sconforto per  le offese di poche inqualificabili persone che con lo sport non hanno nulla a che vedere. A maggior ragione, se si tratta di un’ atleta che, se pur molto giovane, è abituata da diversi anni a giocare in palcoscenici internazionali, ma che troppo spesso si è lasciata andare a dichiarazioni che hanno minato il rapporto sia con la squadra che con l’allenatore Torna a far parlare di sé Paola Egonu la giovane stella della pallavolo italiana in seguito all’esclusione dalla nazionale per il torneo di qualificazione olimpica 2023. Ufficialmente la decisione, presa in accordo con il c.t., sarebbe motivata dalla voglia di prendersi un periodo di riposo, ma hanno avuto un ruolo fondamentale il carico enorme di responsabilità posto sulle spalle dell’italo-nigeriana. Inoltre le continue e feroci critiche da parte di alcuni tifosi e giornalisti, non hanno aiutato. Spesso utilizzata come capro espiatorio, come se fosse l’unica responsabile delle sconfitte delle azzurre, quando in realtà tali risultati arrivavano sempre al culmine di prestazioni opache da parte di tutta la squadra. Già un anno fa aveva deciso di prendersi una pausa dalla nazionale in seguito a degli episodi razzisti, ricordiamo il video dello sfogo con il suo procuratore a bordo campo al termine del match contro gli USA , partita che  regalò alle azzurre il bronzo al mondiale di volley. Nata a Cittadella da genitori nigeriani, la pallavolista fin da giovanissima, era stata considerata  una delle maggiori promesse della pallavolo italiano ed era riuscita anche a confermarsi ad alti livelli dimostrando di poter trascinare le sue squadre alla vittoria.. A tal proposito il c.t. Mazzanti, il vero valore aggiunto di questa squadra, ha cercato di gestire una situazione molto complicata, nonostante sia stato uno degli allenatori più vincenti a sedere sulla panchina dell’Italia, ma non è riuscito a far sì che tante critiche e insulti scivolassero addosso alla giovane pallavolista. La Egonu dovrebbe prendere esempio dalla maggior parte degli sportivi che spesso si trovano in situazioni del genere, ma non per questo rischiano di rovinarsi di fatto la carriera, rifiutando la convocazione in nazionale. Questo non toglie che il razzismo sia una piaga che affligge lo sport da sempre e va combattuto nelle sedi opportune, in primis da parte degli sportivi non facendosi influenzare da pochi ignobili istigatori, i quali andrebbero individuati e messi fuori una volta per tutte dal mondo dello sport.Paola Egonu è stata e rimane una risorsa importante per la nazionale italiana . Se riuscirà  ad affidarsi completamente al suo c.t. rimarrà un punto di riferimento dell’intera squadra e dei tifosi che l’hanno sempre sostenuta senza se e senza ma.

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