Di Ismaele Ronzio. Obiettivo del Brighton: Essere competitivo, sempre e comunque. In passato però non è sempre stato così. Brian Clough, ex allenatore del Brighton, durante gli anni 70, in seguito ad aver allenato la piccola squadra inglese, la definì mediocre, senza giocatori di livello e destinata al fallimento. Ormai circa un anno che i Seagulls stanno facendo ricredere ciò che disse Clough in quella famosa intervista, e tutto il successo ottenuto fino ad oggi è solo merito del loro nuovo allenatore: Roberto De Zerbi. In molte interviste, l’allenatore afferma che dopo il suo periodo in Ucraina con lo Shakhtar, terminato a causa della “futile” guerra scatenata dall’esercito russo, è riuscito a ritrovare la voglia di tornare ad allenare solamente grazie al Brighton, che gli ha permesso di diventare uno dei migliori allenatori italiani e non solo. È passato poco più di un anno dal suo arrivo in Inghilterra e l’impatto che ha mostrato sin da subito è difficile da sottostimare, se persino un gigante come Pep Guardiola ha iniziato a rubare qualcosa dal suo gioco. Negli schemi di De Zerbi è possibile notare una certa influenza della scuola olandese-catalana, con delle piccole modifiche. Le squadre allenate da Pep Guardiola, massimo esponente della filosofia calcistica catalana, avevano come obiettivo quello di soffocare il gioco degli avversari a partire dalla loro metà campo, innescando così un pressing sfiancante. Il Brighton invece attua uno stile di gioco molto più riflessivo, cercando di attrarre la pressione avversaria per allungare le fasce laterali e creare lo spazio per attaccare in contropiede. Ciò che sta facendo l’allenatore italiano non può che non passare inosservato: 24 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte su 50 partite totali, ma la notizia che ha fatto emozionare l’intero mondo del calcio, è stata la prima qualificazione della squadra in 122 anni di storia nelle competizioni europee. L’operato di De Zerbi sta facendo il suo effetto nella piccola cittadina, tant’è vero che si parla di “De Zerbi mania”. La squadra ormai viaggia a livelli incredibili in Premier League, riuscendo a diventare a tutti gli effetti una delle squadre più temibili del campionato inglese. Ormai l’allenatore è consapevole di cosa può fare la squadra se si trova al massimo della forma. Difficile pensare che il Brighton quest’anno non possa puntare al titolo e anche ad una qualificazione in Champions League, che permetterebbe al club di crescere sempre di più.

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