Di Ramona Romeo. Tormentata, umiliata e malmenata: è così che deve vivere una donna? travolta dalla violenza, repressa e frustrata: Delia non è questo, ma è ciò di cui è vittima.

Così fa il debutto come regista Paola Cortellesi, con il suo film “C’è ancora domani” presentato al Festival del cinema di Roma 2023. Un film scritto e condotto con grinta per cercare di narrare nella maniera più verosimile i racconti delle nonne, bisnonne, zie (appartenenti alla sua stessa famiglia): storie reali, che ognuna di loro ha vissuto sulla propria pelle.

Difatti l’intento è di rappresentare le atrocità vissute da una donna negli anni del dopoguerra, vista solo come un oggetto e fonte di sfogo per gli uomini.

Presentato in bianco e nero, così da farci immergere in una reltà del passato, esistita, che non bisogna dimenticare. Il bianco e nero ci permette di vivere quell’istante, quei momenti che ci scavano dentro l’anima e ci mostrano e spiegano cosa significa la violenza fisica e psicologica, stati d’animo oppressi che cercano di lottare per liberarsi dalle tirannie di un uomo perpetuatore di un sistema patriarcale.

Una donna discriminata, che viene messa a tacere e privata della pura e semplice libertà di essere se stessa.

Donna, che donna non è. Donna, il cui ruolo è di prendersi cura della casa, dei figli, non può uscire “fuori dagli schemi” altrimenti i lividi sono assicurati, attorno non ha altro che fatiche, rinunce, insulti e  violenze. Una forma di accettazione di una realtà distorta, così dispotica da far pensare che la redenzione è solo un mito, una fantasia.

Poi la svolta: Donna, con la “D” maiuscola,il cui cuore è più grande di tutti i lividi che le hanno macchiato il corpo. Quei lividi che fanno parte di lei, che ha accarezzato e ha fatto sì che la fortificassero, che la rendessero indipendente.

Donna, che donna è. Donna che è sempre stata. Mostra la rinascita, l’emancipazione di chi ha coraggio per lottare e rivendicare i propri diritti.

C’è sempre speranza, c’è sempre domani: per riscattarsi, per assaporare le dolcezze della vita, per valorizzarsi.

C’è ancora domani per brillare, per fare qualcosa di eccezionale. L’amore è la forma di redenzione che ci insegna a vivere.

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