Di Alice Eufemi.  Si è tenuta la tradizionale cerimonia di accensione della fiaccola olimpica nel Tempio di Hera, cuore della città greca Olimpia. L’evento si è aperto con l’inno olimpico, interpretato dalla mezzo-soprano Joyce DiDonato, a seguito del quale sono stati rappresentati l’inno nazionale francese e greco dalle giovani voci del coro Saint Paul e i paidagogiki-birds.

Si sono poi susseguiti diversi interventi delle autorità greche e francesi quali il sindaco di Olimpia, il presidente del comitato organizzatore dei giochi Tony Estanguet, il presidente del comitato olimpico ellenico Spyros Caprlalos e infine Thomas Bach, presidente del comitato olimpico internazionale che ha definito l’accensione della fiamma come la rappresentazione della speranza di cui le persone hanno bisogno in questo periodo di conflitti e odio.

Alla chiusura de toccanti discorsi l’attrice Mary Mina ha acceso il “fuoco sacro” con una fiamma di riserva creata ieri appositamente per il cielo nuvoloso che ha impedito che i raggi del sole convergessero nello specchio che viene di solito utilizzato. Accompagnata da una coreografia tradizionale ellenica l’attrice ha consegnato la fiamma all’atleta greco Stefanos Douskos, medaglia d’oro nel canottaggio a Tokyo 2020, che a sua volta l’ha consegnata alla nuotatrice francese Laure Manaudou.

La fiaccola accesa trascorrerà la notte all’ambasciata francese ad Atene per poi intraprendere la sua traversata domani sulla Belen, una nave a tre alberi varata nel 1896, che si concluderà a Marsiglia l’8 Maggio.

Una cerimonia all’insegna dello sport e della fraternità che ha scandito l’inizio del sogno olimpico ad ormai 100 giorni dall’inizio dei giochi.

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