Di Chiara Colella. Questa Hit è tutta per i nottambuli, quelli che l’etereo tramonto gli dona una scarica di caffeina o una forza generativa: tutti i sensi sono allertati, le percezioni sembrano concretizzarsi, il superfluo scivola via. Ci siamo quasi: il rosso incupisce e il blu avanza, profondo e silente. La natura si rilassa e ne fuoriesce un effluvio di profumi: terrosi, avvolgenti, aromatici, carezzevoli, infiniti : almeno per una notte. Occhi al cielo, non perdiamo tempo perché le stelle sono arrivate per essere ammirate o per farci perdere nei sogni di bambini o in quelli di un futuro da percorrere. Orione, Cassiopea, la Croce del Sud e Perseo ci attendono, ma non tutti assieme. Ci sono luoghi nel mondo in cui è possibile ammirarle senza luci ad oltraggiare il loro splendore: Aoraki Mackenzie International Dark Sky Reserve in Nuova Zelanda, Namibrand Nature reserve in Namibia, il Deserto di Atacama in Cile. Anche in Italia, malgrado l’inquinamento luminoso, il cielo si mostra: cercate in altitudine, lontano dalle città, negli isolotti che fanno da corona alle nostre coste, sollevate gli occhi e ammirate. Ci sono costellazioni freddolose che si mostrano nel cielo estivo e stelle impavide al freddo invernale, quelle che amano il nord e quelle affezionate all’emisfero australe. Sono migliaia le stelle visibili a occhio nudo e il loro studio nasce con l’uomo e ancora oggi evolve. Eccola la nostra hit, “Le stelle dimenticate “ di Dava Sobel edito in Italia da Rizzoli, ci accompagnerà nelle nostre avventure stellari e ci racconterà di un gruppo di studiose, pioniere, donne uniche e radiose al pari delle stelle. Siamo all’Osservatorio astronomico di Harvard, alla fine del XIX secolo, e queste “stelle dimenticate “, studiando lastre fotografiche, definirono un sistema di classificazione delle stelle ancora oggi in uso. Queste matematiche, astronome e appassionate non si fermarono qui: fissarono una scala di misurazione per le distanze nello spazio e posero le basi per la definizione della composizione chimica dei cieli… e le chiamavano “harem”… STOLTI!!!

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