Di Chiara Colella. Mediterraneo: 2 milioni e mezzo di km quadrati di superficie, 3700 km di larghezza. Mediterraneo, il Mare Nostrum per gli antichi Romani, in latino significa “in mezzo alle terre”, ma io preferisco intenderlo come “in mezzo alle genti”. Oltre 450 milioni  di persone e 46000 km di coste lo abbracciano e contornano: ricco, variegato, ambito. E’ l’emblema della civiltà e della barbarie allo stesso tempo, della pace e della guerra, dello sviluppo e della distruzione. C’è il Mediterraneo del progetto fotografico di Mimmo Jodice che ci introduce nell’antro cumano della Sibilla o al limitar delle facciate di Petra. C’è il Mediterraneo di Paolo Rumiz, nel suo “Il Ciclope” edito da Feltrinelli: faro, frontiera e al tempo stesso amplificatore. C’è il Mediterraneo delle traversie di Ulisse e quello degli scambi nei banchetti e simposi etruschi, quello delle indipendenti Repubbliche Marinare e quello della strategica difesa di Archimede.  C’è il Mediterraneo di Pino Mango “da vedere” con le sue sinuose insenature e le sue cime sovrastanti, quello “da mangiare” con le sue infinite cultivar di olive e varietà di uva, con le sue erbe aromatiche e i suoi frutti nettarini, quello “da pregare” con i molteplici dei egizi e romani o con le moschee e le chiese.  E’ un Mediterraneo sinuoso nelle Venere del Botticelli, è equilibrato nella Ragazza alla finestra di Dalì ed è vibrante ne Il mare a Saint-Marie di Van Gogh.

Il Mediterraneo era lì quando lo navigavamo per conquistare e per sviluppare, nel mentre che bombe più o meno “intelligenti “ venivano usate per distruggere ed è ancora qui ad osservarci discutere invece di applicare l’unica sua legge: non si abbandona nessuno  in mare.

Il mio Mediterraneo è sinonimo di libertà e rispetto, l’uno imprescindibile dall’altro, in un concatenarsi e alimentarsi continuo e indomo. Il mio Mediterraneo è quello di Ipazia  d’Alessandria: una fusion tra scienze matematiche e filosofia, mixology tra sapere e essere. Mai intollerante, mai schiavo, volto a traguardare il futuro. Sempre Libero.

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