Di Matteo Grassi e Andrea Gonini ROMA :

PAU LOPEZ: 7, se la Roma si porta a casa il punto è anche grazie alle sue parate. Impreciso diverse volte con i piedi, ma fa due interventi ,su tutti, che salvano il risultato. Partita dopo partita, il portiere spagnolo riacquista fiducia.

MANCINI: 7+, partita non facile per il 22 giallorosso, che deve fronteggiare uno come Lautaro. I problemi diventano ancora più grandi quando si trova a difendere su Lukaku. Al minuto 86 però su bel cross di Villar, stacca più in alto di tutti e realizza il goal, decisivo per il 2-2 finale.

SMALLING:6.5, se la deve vedere con Lukaku, di certo non uno qualsiasi. Riesce però a disinnescarlo con anticipi degni di nota. Un’ammonizione a fine primo tempo lo condiziona nella ripresa dove, però, non sfigura.

IBANEZ: 6, oggi pecca forse di personalità, riesce a fornire una prova difensiva sufficiente, qualche errore in fase di impostazione e anticipi non sempre perfetti.

KARSDORP: 6+, l’esterno olandese si preoccupa di disinnescare Darmian e Lautaro con sufficiente attenzione, quando entra Young pelesa delle difficoltà difensive, ma negli ultimi 15 minuti ritrova una brillantezza che sembrava persa.

SPINAZZOLA:5, si confronta con uno degli Esterni più in forma della serie A, Hakimi, e soffre molto. Al rientro dall’infortunio, palesa delle difficoltà. La sua partita storta inizia nel primo tempo, tenendo in gioco Lukaku su un cross dalla sinistra che per poco non risulta essere fatale. Nella ripresa Hakimi sale in cattedra e Spinazzola perde la bussola, in ritardo in occasione del 1-2 proprio di Hakimi. Dal 73’ BRUNO PERES: 6, entra bene in campo, intraprendente in fase offensiva e attento in quella difensiva.

VERETOUT: 6, si batte con due ossi duri come Barella e Vidal e riesce a far bene a tratti. Recupera il pallone che da il via al vantaggio giallorosso, nel secondo tempo con l’Inter che alza il pressing va di in difficoltà. Dal 79’ CRISTANTE: 6, dinamismo e grinta è questo quello che mette in campo in 4 giallorosso.

VILLAR: 7, è la prova del nove per il talento iberico, schierato titolare contro un avversario di livello e soprattutto contro un centrocampo molto fisico. Soffre il giusto ed incanta con una tecnica sopraffina. Per mettere la ciliegina sulla torta, dopo una buona prestazione, sforna un assist perfetto per Mancini, che in girata pareggia la partita.

PELLEGRINI: 7, nel suo ruolo, da trequartista, è più incisivo. Riesce a trovare il goal al primo tiro nello specchio, aiutato da una deviazione di Bastoni. Nei primi venti minuti della ripresa sparisce come tutta la Roma per poi riaccendersi nell’ultimo quarto d’ora.

MKHITARYAN: 7, l’armeno anche oggi dimostra di essere in una condizione fisica invidiabile, ogni volta che ha la palla tra i piedi da l’idea di poter inventare qualcosa. Ennesimo assist vincente per Pellegrini e prova nel complesso ottima.

DZEKO: 5.5, il bosniaco oggi per lunghi tratti della partita assente, perde lo scontro con i centrali dell’Inter che non gli concedono delle sponde facili e lo anticipano molto spesso. Dal 89 MAYORAL: SV

FONSECA: Fonseca non riesce a spezzare la maledizione negli scontri diretti, zero le vittorie in campionato contro le squadre nella zona alta della classifica, trovando però un buon pareggio contro una delle squadre candidate per la vittoria dello scudetto.

Un duello molto interessante è avvenuto anche nelle rispettive panchine, quello tra Conte e Fonseca: due grandi allenatori con concezioni di gioco diverse l’una dall’altra, ma con la stessa voglia di portarsi a casa tre punti fondamentali.

La Roma si schiera con il solito 3-4-2-1, gioca un primo tempo da vera squadra mettendo sotto pressione l’Inter e chiudendo il primo tempo in vantaggio grazie ad una rete di Pellegrini. Meriti vanno soprattutto all’allenatore portoghese che, in questa stagione, ha saputo trovare e tenere un modulo fisso partita dopo partita, mettendo in mostra e facendo crescere giocatori come Villar, confermato anche oggi negli undici iniziali.

Nonostante il deludente approccio con la quale la Roma inizia la ripresa, trovandosi in svantaggio per 2-1 dopo appena 15 minuti di gioco, il comandate portoghese riesce a gestire la sua ciurma: decisive le sue indicazioni e cambi, in particolare quello di Cristante. Con l’ingresso in campo dell’ex atalantino, non a caso, passano cinque minuti e la Roma trova il gol del pareggio, grazie alla testata vincente di Mancini.

Fonseca può considerarsi parzialmente soddisfatto, anche per come si era messa la partita, della prestazione della sua squadra. Ora serve la prova di maturità che si terrà venerdì sera della prossima settimana, allo stadio Olimpico contro la Lazio, dove la Roma è chiamata a vincere per confermare quanto fatto di buono nelle ultime partite.

 

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