Di Benedetta Berluti Rispondere ad un appello in aula è forse uno dei primi gesti che si verifica negli ambienti scolastici.

All’apparenza può apparire come un atto semplice, banale e innocuo ma in verità nasconde una realtà alquanto avvilente per tutte le persone transgender, che nel quotidiano scelgono un nome e una scelta di vita conforme al genere in cui si identificano, che però non hanno la possibilità di verbalizzarlo con il proprio documento personale.

Per risolvere a questa mancanza, da diversi anni nelle facoltà italiane si è intrapresa la possibilità del doppio libretto, una doppia attestazione di identità.

Analogamente è stato presentato un mezzo ancora più concreto per tutti gli studenti transgender: l’Universitrans.

Universitrans è il primo progetto nazionale di analisi e di mappatura digitale di tutti gli atenei pubblici italiani che offrono la “Carriera Alias”, strumento pensato per comprendere facilmente e istantaneamente gli atenei che offrono questo servizio e per aiutare ad orientarsi negli studi universitari  le/gli studentesse/studenti che, durante la carriera universitaria, stanno intraprendendo o hanno già iniziato un percorso di transizione di genere e che, in attesa della rettifica anagrafica, necessitano di un profilo burocratico temporaneo che sostituisca il nome indicato all’anagrafe, prevedendo il rilascio di un nuovo indirizzo e-mail e di un nuovo badge, per contrastare così una discriminazione che, per una lacuna giuridica della legge 164, spesso ha ostacolato le persone transgender nella prosecuzione degli studi e nella carriera accademica.

Il piano, inoltre si estende ugualmente ai docenti e al personale amministrativo in transizione di genere, in modo da poter facilitare la scelta dell’università dove iscriversi o lavorare in base alle proprie esigenze, senza esporsi al rischio di discriminazione o visibilità forzata in un clima di benessere lavorativo.

Spesso infatti sui siti degli atenei non è facile trovare le informazioni sulla “Carriera Alias”, mentre questo sito si propone di promuovere una rete di collaborazioni tra istituzioni universitarie, MIUR, comuni e federazioni, anche e soprattutto con le associazioni studentesche LGBTQI e le associazioni trans, in un’ottica internazionale.   La speranza del progetto di Universitrans è proprio la possibilità che ogni università permetta alle persone transgender che vi studiano o lavorano di adottare la “Carriera Alias”, che ad oggi sono meno della metà che consentono di accedere a tale strumento.

La mappatura digitale, online da giugno del 2018, è stato ideato e realizzato da tre professioniste, Antonia Caruso, Tullia Russo e Beatrice Starace, che operano su base volontaria, specializzate in diversi settori ( design, ingegneria, comunicazione ed economia), con l’obiettivo di sensibilizzare e informare rispetto alle tematiche trans e garantire forme di tutela all’interno del contesto universitario.

La ricerca, iniziata nel 2017, ha ottenuto l’appoggio di O.N.I.G ( Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere ),  il sostegno del MIT (Movimento Identità Trans), così come la partecipazione della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane e del CUN (Consiglio Universitario Nazionale), e il patrocinio del Comune di Bologna.

Questo network nazionale, è diventato un programma di grande rilevanza pubblica, divenendo il primo studio che tutela il diritto allo studio senza discriminazione di uomini e donne transgender negli atenei e gli strumenti da questi ultimi adottati per combatterla.

 

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