Di Andrea Gonini e Giacomo De Santis. Roma

 

PAU LOPEZ, 4,5: sembra coprire un ruolo inconsueto, spaesato e confuso tra i pali. Il primo goal, su una punizione dal limite, arriva sul suo palo, mentre il secondo, con la complicità della difesa, esce male e si fa trovare nella terra di nessuno permettendo a Mertens di spingere il pallone a porta sguarnita.

 

MANCINI, 6: è l’unico propositivo nella retroguardia giallorossa e anche l’ultimo ad arrendersi. Dei tre dietro, infatti, è il meno colpevole ma responsabile del disastro lo è anche lui.

 

IBAÑEZ, 5: la prima parola che viene in mente è “irriconoscibile”. Al 26’ minuto procura la punizione che poi porterà in goal il Napoli, guadagnandosi anche un cartellino giallo che peserà per tutta la sua partita.

 

Cristante, 5.5: Meno pulito e preciso del solito, malissimo in fase difensiva. Si perde Mertens in occasione del secondo goal, per il resto gioca anche una buona partita.

 

Karsdorp, 6: in una serata buia è una delle poche luci, anche se lampeggiante, all’Olimpico. Spinge in fase offensiva, senza lasciare segni, mentre dietro è bravo a non far sfrecciare Mario Rui nella propria corsia.

 

SPINAZZOLA, 5.5: sul binario con Politano il duello é stato stravinto dal “napoletano”. Questa volta sfigura nella sua fascia, meno ispirato del solito trova pochissimi sbocchi.

 

PELLEGRINI, 6: la stanchezza si fa sentire ed è anche comprensibile. Nel primo tempo tocca pochissimi palloni, cresce notevolmente nella ripresa e sembra uno dei pochi a provarci fino all’ultimo minuto. La sfortuna non concede alla sua squadra di riaprire la partita, dopo una bellissima conclusione che si stampa all’incrocio dei pali. ( Dall’ 83’ KUMBULLA: SV)

 

DIAWARA, 5.5: nelle ultime uscite la Roma sembrava aver trovato un centrocampista  di qualità e duttile anche nelle partite importanti, ma il big match contro la sua ex squadra sembra smentire questa ultima frase. Un fantasma in campo. ( Dal 67’ Villar, 6.5: combina più lui in 20 minuti che il centrocampo della Roma in tutta la partita: verticalizza, si inserisce e per poco uno slalom tra i giocatori del Napoli non diventava decisivo, non porta a nulla ma è il segnale di vita della Roma)

 

PEDRO, 4.5: il Pedro di inizio stagione sembra ormai essere svanito. Perde un’infinità di palloni, troppe scelte sbagliate , corre tanto ma spesso anche inutilmente. Koulibaly lo ha dominato dall’inizio alla fine.( Dal 67’ Carles Perez, 5.5: più decisivo del suo connazionale, prende palla e tenta spesso la giocata, ma quasi sempre senza esito positivo)

 

EL SHAARAWY, 5: serata decisamente poco brillante anche per lui, deve trovare ancora la sua forma migliore: la Serie A non é la Super League.

 

Dzeko, 5.5: non ha il supporto da lui desiderato, si trova da solo a combattere tra i giganti del Napoli. Si fa valere, invece, prendendo e difendendo palla a centrocampo, ma non basta a cancellare una prestazione insufficiente. (Dal 67’ Mayoral, SV: entra quando la partita è gia scritta, tocca pochissimi palloni ma i miracoli non li può fare)

 

 

 

 

Fonseca=4,5; non prepara la gara come al solito, anzi la squadra che entra in campo sembra svogliata, poco motivata e senza la fame di ottenere davvero i tre punti, forse quelli che in tutta la stagione erano i più importanti, per la qualificazione in Champions.

Nel secondo tempo c’è un miglioramento netto nelle trame di gioco, ma anche i cambi lasciano alcuni dubbi, come l’ingresso di Kumbulla, difensore, all’83’ sotto di 2 gol, come se in quel momento non si puntasse più a cercare di fare almeno un gol, ma a non subirne altri.

Il 3 aprile i giallorossi affronteranno il Sassuolo, prima della difficile sfida di Europa League contri l’Ajax, e qui è vietato sbagliare, per la speranza Champions, ma soprattutto per il morale di squadra e tifosi.

 

Marco Di Bello=6,5; una partita nel complesso gestita bene, dal fallo fischiato a Ibanez, con giallo, al 26’ che ha portato al gol di Mertens su punizione, fino al giallo a Osimhen dopo la “rissa” con Mancini.

Unica nota forse l’intervento su Villar in area del Napoli al 74’ che poteva portare al rigore, ma che non sembrava così netto da fischiarlo, né una decisione sbagliata né giusta in questo caso.

Napoli-Roma è sempre una partita complicatissima da gestire, ma qui l’arbitro è riuscito a farlo a dovere.

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