Di Federico Manzi.

PAU LOPEZ 6.5: solite sbavature nell’impostazione dal basso che stavano per costare care alle Roma ma, nonostante ciò, riesce a fornire una delle migliori prestazioni da quando difende i pali giallorossi: para un  rigore a Tadic che cambia totalmente l’andamento del match, aggiunte ad interventi più che decisivi. Che questa prestazione possa essere la vera rinascita dello spagnolo.

MANCINI 6: indecisione totale sul goal del vantaggio dell’Ajax sul passaggio troppo corto di Diawara. A parte questo è il solito mastino che non fa mai passare gli avversari.

CRISTANTE 6.5: ormai il ruolo di difensore centrale è diventato suo per presenze (speriamo ancora per poco). Nonostante le tante difficoltà riscontrate fin ora, ieri sera ha fermato tutto, con la conferma, però, di quanto questo giocatore possa esprimere tutto il suo potenziale giocando più avanti a centrocampo, grazie ai suoi potenti tiri e alla sua grande visione di gioco.

IBANEZ 6.5: ritornato a tutti gli effetti dall’infortunio di qualche mese fa, il brasiliano, inizialmente, fa emergere tutte le lacune presenti anche nelle ultime partite giocate, culminate con il rigore causato parato poi, per fortuna, da Pau Lopez. Il tutto perdonato con una bordata sotto la traversa che vale una vittoria fondamentale per la Roma. Che goal Roger!

BRUNO PERES 6: solito compitino senza grandi sussulti per il 33. Non si prende mai la briga di puntare gli avversari ed azzardare la giocata e, al tempo stesso, sbaglia molto in fase difensiva.

DIAWARA 5.5: schierato a sorpresa al posto di Villar, passa tutta la partita al fianco della difesa per evitare ogni tipo di disattenzione della retroguardia giallorossa ma il goal dei padroni di casa arriva proprio da un suo passaggio errato che mette nei guai Mancini con un fatale 2 contro 1. Grande sacrificio nel recupero di molti palloni in mezzo al campo ma da migliorare, sicuramente, proprio l’aspetto dei passaggi visto che, quello di ieri sera, non è l’unico goal preso dalla Roma per un suo retropassaggio sbagliato.

VERETOUT 6: torna dopo un mese dall’ultima partita giocata a Firenze. Corsa senza sosta, come sempre, ma niente di più. Il suo ritorno è importantissimo per il finale di stagione di questa squadra. (Dal 77’ VILLAR S.V.)

SPINAZZOLA S.V.: inizia la partita a bomba, spingendo senza freni sulla fascia sinistra senza mai esser fermato. Dava l’impressione di essere il più in forma ed il più pericoloso tra i 22 in campo. Peccato per l’infortunio rimediato dopo mezz’ora, speriamo nulla di grave. (Dal 28’ CALAFIORI 6: entra a freddo in una partita così importante occupando la fascia che spesso ha creato problemi agli avversari con Spinazzola. Come il compagno di squadra sulla fascia opposta, non azzarda mai la giocata per scardinare la difesa olandese).

PELLEGRINI 6.5: a volte spaesato in mezzo al campo, non regalando mai quelle verticalizzazioni che ci si aspetterebbero da lui. Fonseca si ostina, in ogni partita, a farlo giocare quando forse sarebbe meglio fargli ricaricare le pile in panchina per poi tornare al meglio. Bravo –e fortunato- nella punizione che ha regalato il goal del pareggio alla Roma.

PEDRO 6.5: sicuramente ha offerto una prestazione ben più di sostanza rispetto alle ultime giocate. Poco apporto ai compagni in fase offensiva ma grandissimo sacrificio, quando necessario, in fase difensiva. Se la Roma vuole continuare la cavalcata verso il sogno dell’Europa League servirà anche l’esperienza e le migliori giocate del campione spagnolo. (Dal 89’ CARLES PEREZ S.V.)

DZEKO 6.5: quanto è mancato il gigante di Sarajevo lì davanti. Era chiamato ad offrire una grande prestazione dopo una stagione più che travagliata –per un motivo e per un altro- e la risposta è stata ottima: l’ultimo ad arrendersi lottando su ogni singolo pallone, anche quando era pressato da più di un giocatore. Sarà anche senza fascia da capitano, ma il vero leader di questa squadra è proprio lui. (Dal 77’ BORJA MAYORAL S.V.: poco spazio per lui ieri sera, ma in questo finale di stagione, i giallorossi avranno necessariamente bisogno anche dei suoi goal e della sua velocità).