Di Carlotta Foschini .L’alcol viene ritenuto per la maggior parte dei ragazzi come un “amico” che salva dai problemi e che spinge la persona che ne fa uso ad essere più libero essendo più estroverso. Ma questa sostanza è ancora “amica” quando fa morire ragazzi? Quando porta alla violenza, all’odio o alla rabbia? Non può essere considerato “figo” quando un ragazzo va in coma etilico oppure quando non riesce a reagire agli input. Ancora poca, troppa poca, informazione riguardo l’alcol, mentre tanta osservazione e attenzione alle droghe. Ma l’alcol non è meno pericoloso di quest’ultime. Non si parla di bere un bicchiere o due in compagnia, ma si parla di quei ragazzi che partono proprio con l’idea che quella sera si vogliono fare del male. Ragazzi che trovano come rifugio dai problemi gli alcolici e i superalcolici. Ragazzi che bevono fino a sentirsi male perché alcune volte pensano magari che lo vorrebbero. Ragazzi con problemi in famiglia, con problemi a scuola, con gli amici, che ritengono l’alcol un motivo per allontanarsi da tutto ciò. Ma non è assolutamente così, perché ci possono essere veramente gravi conseguenze. Si dovrebbe imparare a capire che bere esageratamente e senza controllo fa male al nostro corpo, è pericoloso, sia per noi che per chi ci sta intorno. L’alcol può davvero uccidere, non è un gioco, può far davvero male. Halloween 2021, 10 ragazzi tra i 17 e 24 anni al pronto soccorso di Cona, due ragazzi ricoverati, una in rianimazione. Seregno, 5 novembre 2021, 15enne in coma etilico dopo aver bevuto vodka. 23 ottobre 2021 sei ragazzi di vent’anni in coma etilico a Chiari. Ci sono ragazzi che scelgono questo e altri che sono portati a sceglierlo per essere “accettati” dalla società. Numeri sempre più alti, controllo sempre più basso. L’idea che può trasparire è che l’alcol faccia meno male rispetto alle droghe poiché è legale, ma non è così. Ci dovrebbe essere l’autocontrollo da parte dei giovani, si dovrebbe bere per piacere e non per rifugio in un qualcosa che non è la realtà. Perché se un problema non lo si affronta oggi, lo si dovrà affrontare domani e non si può vivere una vita piena di illusione in stato di ebbrezza. L’alcol può “curare” le ferite momentaneamente perché non si capisce niente, ma non per sempre. Si dovrebbe imparare ad affrontare i problemi senza rifugiarsi in un qualcosa di utopico, apparentemente bello e forte, quanto improvvisamente distruttivo.