Di Flavio Fioritto. Siamo giunti nel periodo tennistico più caldo dell’anno, le ATP Finals, che  quest’anno si svolgeranno a Torino. Torneo che avrà come partecipanti i migliori 8 giocatori del mondo che si sfideranno in due  gironi da 4, per poi passare ai turni di semifinale e finale per i primi due in testa al girone. Quest’anno a rendere il torneo più affascinante ci sarà un italiano di nome Matteo Berrettini, con l’amaro in bocca però per l’impresa sfiorata dall’altro italiano Jannick Sinner qualificato solamente in nona posizione, destinato però ben presto a far parte dei primi 8, mostrando doti che non tutti nel circuito possiedono. Vista la sua giovane età siamo tutti convinti però che sia giusto così, ha tanta esperienza da acquisire e tanta strada da fare. Matteo, invece, che ce l’ha fatta, non avrà vita facile ma ha reso sicuramente orgogliosi gli appassionati del tennis italiano, dopo anni di delusioni e di piazzamenti che non rispecchiavano al meglio la nostra idea di tennis. Appunto, in pochi si aspettavano questo risultato straordinario, bisogna aggiungere che ad ambire a questo trofeo ci siano giocatori con molta più esperienza e più capacità individuali rispetto al ragazzo romano , con l’aiuto del pubblico di Torino riuscirà a dire sicuramente la sua.  Non sarà solo il pubblico di Torino e del mondo ad avere gli occhi puntati su di lui, ma ci sarà anche lo sguardo attento del suo idolo indiscusso, Roger Federer, giocatore svizzero ancora in attività che per via dell’età attualmente non riesce più ad incantare come faceva un tempo i suoi tifosi. Matteo con la sua arma letale, servizio e dritto, punto di forza del giocatore, dovrà dimostrare a lui e a tutto il mondo tennistico, i grandi miglioramenti fatti  e che lui può stare tra i primi 8 e se non vincere il torneo. Gli servirebbe solo una cosa, non incontrare Djokovic, in quel caso per  Matteo rimane solo di sperare .

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