Di Valeria Di Poli. 53 dischi di platino, 18 dischi d’oro, più di tre milioni e mezzo di copie certificate. 11 stadi sold out
solo nel suo ultimo tour, oltre 600.000 biglietti venduti nel 2022. Parliamo di Niccolò Moricconi, in
arte Ultimo, giovane cantautore romano che negli ultimi anni si è conquistato una solida
posizione nel panorama musicale italiano.
In un periodo dove generi musicali come rap, trap, drill, costituiscono una grossa fetta della
scena, il fenomeno Ultimo risulta essere particolare.
Caratteristica è l’attitudine sperimentale dell’artista, che vede contaminare dinamiche classiche
con sonorità hiphop. Delicatamente impetuoso. Alterna parole d’amore a sfoghi di rabbia, versi
dall’animo sognante a strofe dal tono triste e fragile. Verrebbe spontaneo chiedersi quale sia stato
il suo valore aggiunto; per quanto alle volte costi caro, da parte di ragazzi adolescenti ammetterlo,
vive dentro tutti noi un bisogno di sensibilità, di delicatezza, di “pathos”, di ascoltare parole
provenienti dall’anima di un ragazzo che soffre, che ama, ride, piange, esulta, si arrabbia, proprio
come tutti. Ultimo racconta di sé, senza paura di mostrarsi per quello che è realmente, senza
maschere, senza vergognarsi delle proprie debolezze, “ costa cara la fragilità, perchè un posto nel
mondo non ha” , canta in uno dei suoi successi, mantiene vivo dentro di sé quello spirito
bambino, che guarda con stupore al mondo, che vuole sì diventare adulto, ma conservando la
sua sana ingenuità, purezza, delicatezza del sogno di Peter Pan. Insomma, un Inno al riscatto,
dalla parte degli ultimi per sentirsi primi.