Di Noemi Tripodo. Esiste ancora il principe azzurro; o forse no. Sta di fatto che l’uomo oggi, il giovane, il ragazzo che ogni giovane donna vorrebbe avere al suo fianco con certe caratteristiche sembra per molti versi essere sparito.  L’uomo nel mondo moderno da più spazio alla donna, trattandola come sua pari, lottando per e insieme a lei. Si parla tanto di parità salariale in campo lavorativo dimenticando che l’uguaglianza di genere avviene in primo luogo nel quotidiano: l’uomo che accompagna la donna nel suo percorso di vita, senza ostacolarla ma tendendole la mano. Questa è la rappresentazione di una buona maggioranza di ragazzi del XXI secolo, non bisogna però dimenticare che in tutte le cose esiste un parte buia, che si mimetizza all’interno della società e che oggi più che mai è presente. Arriviamo così all’altro lato della medaglia, più crudo ma allo stesso tempo più veritiero; cresce la maleducazione tra i giovani, la superficialità con la quale gestiscono le situazioni, l’arroganza e la sfacciataggine con cui giornalmente si rivolgono alle persone. Si sentono i padroni del mondo, e forse dovrebbero solo scendere dal quel finto piedistallo e togliersi la corona di cartone, per rendersi conto che è arrivata l’ora di crescere. Stupri, atti di bullismo e discriminazione di ogni tipo, sono all’ordine del giorno. Perché se è vero che l’uomo ha conservato “l’istinto animale”, è anche vero che ha sviluppato un cervello capace di ragionare prima di agire. Sempre che lo si sappia usare. Lati opposti della stessa medaglia, sta a noi e solo a noi scegliere quale far prevalere.