Di Alex Sau. La tecnologia è lo studio e l’utilizzo di tecniche, procedimenti e conoscenze tecnico-scientifiche avanzate per la soluzione di problemi pratici, e l’insieme di elaborazioni teoriche e sistematiche applicabili alla pianificazione e alla razionalizzazione dell’intervento produttivo.

Degli esempi tecnologici possono essere: il cellulare, il cinema 3D, gli schermi LCD, la televisione digitale, una chiavetta USB, la fotocamera, la navigazione satellitare oppure il computer. Questi sono strumenti che l’uomo ha inventato allo scopo di progredire l’evoluzione umana.

Tutti noi, passiamo almeno un po’ di tempo della giornata con il cellulare in mano, e spesso, ci rendiamo conto come questo mondo, giorno dopo giorno, è sempre più dominato dalle innovazioni tecnologiche…anche rinsavendo e dicendo ”basta!”.

Con l’intelligenza artificiale, si va a rappresentare il presente ed il futuro della tecnologia. Più precisamente, è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane, quali: il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. E tutto questo è presente in ogni aspetto della nostra vita…in particolar modo all’interno del mondo del lavoro, specialmente nel mondo del doppiaggio e del cinema.

Nel nostro paese, in realtà, ce ne siamo resi conto soltanto dopo lo sciopero dei doppiatori, portato avanti per tre settimane tra fine febbraio e inizio marzo.

Le motivazioni di tutto questo, furono un contratto nazionale obsoleto, scaduto da 15 anni e privo dei doverosi aggiornamenti sulle norme, con la paura di vedersi rubare il lavoro da un algoritmo in grado di campionare e clonare le voci, così da farle parlare in poco tempo e in qualsiasi lingua del mondo.

Ma non finisce qui, perché ci sono altre decine di esempi sull’impiego dell’IA, una tra queste ”la tecnologia deepfake”. Che permette di ricreare un volto ”nuovo” o modificato, credibile sulla sovrapposizione delle immagini.

Sono molti gli attori che non gradiscono quest’utilizzo, uno tra questi Keanu Reeves, uscito con il quarto capitolo della saga di John Wick. L’attore, ha confermato la presenza, all’interno dei suoi contratti, di una clausola che impedisce di manipolare digitalmente le sue interpretazioni, affermando: ”Con il deepfake si perdono il punto di vista ed il valore di un attore”.

Insomma, in questo caso, il tutto volge a sfavore umano. Rimane il dubbio se vi è davvero il bisogno di continuare in questa direzione, oppure cercare di limitare l’uso di questo avanzamento, dato che l’88% degli europei pensa che ci voglia una gestione più attenta.