Di Emanuele Montuori

La città eterna o la città che non dorme mai, è così che chiamiamo Roma. Quante verità sono celate dietro questi appellativi: la Capitale d’Italia, il fiore all’occhiello dello stivale. Ma quando mai? Ormai se pensiamo a Roma la prima cosa che ci viene in mente quale? La mondezza. Poi, oltre a quella il suo fantastico sistema di trasporti formato dal trittico metro A, B e C e l’ATAC. Che poi il bello è che se parli con qualcuno dei problemi della capitale con qualcuno che non è del posto, te guarda pure come se fossi l’ultimo degli scemi! Eh si perché nella mente di qualcuno il solo pensiero che Roma sia l’emblema del degrado non viene minimante concepito. Cos’è allora che rende Roma una delle città più visitate al Mondo? Il centro.

“Ma quanto è bello er centro de Roma? Eh però er Colosseo ma chi ce l’ha? Nun me ne potrei mai annà da sta città! I sampietrini oh!” Quante di queste frasi sentiamo quotidianamente? Moltissime, e moltissime rimarranno perché effettivamente sono vere. Ma la vera domanda è, nel 2019 per rendere una città abitabile, all’avanguardia e accogliente: bastano i monumenti e i sampietrini?

Un’altra frase che sicuramente abbiamo detto almeno una volta è “aho ma quant è bella però Roma de notte?”.  E in effetti è cosi, uno dei punti di forza di Roma è la bellezza del centro di sera, l’atmosfera magica che si crea intorno alle statue e ai palazzi. L’aria che si respira. Insomma, chi di noi non è mai stato al centro di sera. Ecco, ripartiamo da qui: il centro di sera. E’ maggio, fa caldo e c’è il delirio per strada, vuoi passare un fine settimana diverso e soprattutto: vuoi sta al fresco! Dove vai? “Perché no, annamo al centro oggi!”. Ed è qui che inizia il calvario.

Ore 17:00. Parti da casa tutto bello acchittato con la ragazzetta tua che esplode di gioia visto che j’hai detto che stasera la porti a magna er pesce da Matermatuta, consapevole però del fatto che metà stipendio volerà via.

Ore 17:30. Prendi il primo autubus. Si perché non si era capito? C’è il delirio per strada che prendo la macchina? Ma siamo matti. Ancora non te sei reso conto dell’errore che hai fatto e che forse paga 10 euro de parcheggio e farsi una o due ore di traffico in mezzo allo smog era mejo.

Ore 18:30. Arrivi al centro. Già respiri l’aria magica di Roma, vedi le persone felici e tranquille che passeggiano, chi mano per la mano, chi con i propri amici. Stai na Pasqua. Ancora non hai realizzato e te avvii sempre co la ragazzetta tua verso il ristornate.

Ore 22:30. Vi ho risparmiato tutta la parte della cena, vi basti sapere che il nostro eroe ha sborsato 3 piotte e mezza. Uscito dal ristorante ha mezzo intuito. Se sta incomincia a chiede come torna a casa. Ignora il problema.

Ore 23:30. Se fatta na certa ed è ora di tornare alla base. Arrivati alla fermata dell’autobus li attende una sgradevole sorpresa. “No corse disponibili”. Passano i minuti e finalmente riescono a salire su questo benedetto Notturno 26.

Voi vi chiederete, cosa c’è di strano. A Roma i notturni non esistono o meglio, qualcuno ce n’è in giro, ma quando arriva vorresti quasi non salirci. A Roma, nei notturni puoi trovare diversi tipi di persone: c’è il pendolare, la coppietta sciagurata di ragazzi, gli ubriachi, chi dorme da capolinea a capolinea, i tossici. Il mezzo, è alla mercè di questi violenti, non controllati che si sentono i padroni della Roma notturna. Inutile dire che prendere un notturno a Roma è pericolosissimo, ma nonostante questo la situazione non è destinata a cambiare. Anzi, il fatto chei il cittadino sia abituato a questa normalità per chi sta seduto sulle sue comode poltrone è un vantaggio, cosi non dovrà fare nulla per risolvere il problema.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Rubriche