Di Chiara Sabatini.

Si dice che le mani siano il passaporto di una donna, tant’è che oggi le unghie ricostruite, sono diventate a tutti gli effetti un accessorio fondamentale, quasi come il trucco o il proprio hair look: non si può pensare di uscire di casa senza delle belle unghie, non per forza ricostruite, ma almeno curate!.

Dietro la nails art si celano molti segreti e trucchetti per avere delle mani sempre perfette. Vediamo per esempio alcune tecniche come il semi-permanente, il gel (duro, semi-duro e morbido, a seconda di come si voglia la resistenza), l’acrilico e il nuovo “acrygel”.

Ogni donna deve portare le unghie in base a vari fattori, come la comodità e il lavoro, infatti è assicurato che anche le unghie più resistenti che ci siano, salteranno se indossate da un’atleta, da una cameriera o semplicemente da una donna addetta alle pulizie, è inevitabile purtroppo. Proprio per questo motivo sono state inventate tutte quelle tecniche. Il semi-permanente è consigliatissimo a chi non può portare le unghie lunghe ma neanche le vuole sentire troppo dure, in quanto consiste soltanto in una leggera passata di colore sulle unghie, come lo smalto, ma cotto nella lampada e quindi più “permanente”, senza allungare la forma dell’unghia e lasciando un effetto più semplice ma elegante lo stesso. Il gel, che si divide in varie categorie, costituisce più una sicurezza, in quanto è più resistente di un semipermanente e da la possibilità di ricostruire totalmente da capo l’unghia attraverso le cosi dette “cartine lunghe”, che fanno si che la cliente possa tornare ad avere l’unghia rotta lunga come le altre, o di allungare proprio la lunghezza di tutte le unghie.  Il vantaggio è che l’unghia ricostruita in gel è più naturale e lucida, ma tuttavia, se vi si dovesse spezzare un’unghia, bisogna subito ricorrere dall’estetista, perché a casa è impossibile recuperarla. Infine ci sono l’acrilico e l’acrygel. L’acrilico è una tecnica inventata in America formata dall’utilizzo di due elementi: un monomero liquido e un polimero in polvere, che miscelati, creano uno strato protettivo e duro sulle unghie naturali.  Anche qui si possono usare le cartine lunghe, ma il vantaggio è che l’acrilico asciuga all’aria e in pochi minuti, senza l’uso della lampada ed è facile da gestire rispetto al gel se dovesse rompere un’unghia, lo svantaggio però è che il suo odore è insopportabile… ma del resto chi bella vuole apparire un poco deve soffrire.  L’acrygel invece è una tecnica uscita da pochissimo tempo che non contiene monomeri, non deve essere miscelato con niente e che consente di lavorare più velocemente.

Un altro elemento fondamentale delle unghie oltre la forma, a mandorla, quadrata, a ballerina o a punta, è soprattutto il colore. Di grande successo sono i toni pastello, corallo e metallizzati, accanto agli immancabili colori neon, principalmente estivi e senza dubbio è stata di grande impatto anche la moda dei colori mat, ovvero opachi, che pur sembrando meno brillanti, sono comunque particolari e molto eleganti. Tuttavia le unghie in base ai propri colori e disegni, sono state catalogate sotto diversi nomi, come ad esempio: “Logo nails”, la mania delle marche di vestiti è arrivata anche sulle unghie. “Glitter nails”, i brillantini non passeranno mai di moda del resto. “Rainbow Nails”,  in quanto sta spopolando la tendenza di fare le unghie di colori diversi. “Petal Nails”, molte donne amano applicare disegni di fiori o rami fiorati sulle unghie. “Orbit Nails” lanciate alla fashion week di New York, consistono nel colorare l’unghia creando un effetto cornice e il mitico “Babyboomer”, elegantissimo, tant’è che sostituisce il classico french, che consiste nello stendere prima un colore rosa chiaro sull’unghia e poi un bellissimo bianco latte in cima all’unghia da sfumare fino a metà, creando un effetto bellissimo e che rende l’unghia molto naturale dove il rosa è perfettamente sfumato con il bianco.

 

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