Di Daiana Cestra. Ecco le proposte di Tvgnews per questa settimana.

Light of My Life è un film del 2019 scritto, diretto ed interpretato da Casey Affleck. Racconta la storia di un padre e la sua bambina, di undici anni,  che si nascondono tra boschi e case disabitate, dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione femminile. La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio continuo e a fingere di essere un maschio ogni volta che incontra altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e dalla mancanza della figura femminile. Affleck stesso interpreta un padre che incarna anche l’eredità materna, costruendo un cordone ombelicale fatto di storie, che inventa per la figlia ogni sera dentro una tenda-utero. Grande spazio è dato alla recitazione, verbale e non verbale, e alla natura, in una dimensione insieme estremamente realistica e primordiale, fatta di istinti e ricordi, desideri e soprattutto paure. Perché Rag sta crescendo e con lei il suo problema: ce lo dice l’inquadratura in cui si ribaltano, nel solito nido, prima del sonno, le posizioni dei due protagonisti, e lo ribadisce l’accenno alla pubertà imminente, che arriva poi sotto forma di intelligente metafora.

Questo sabato nelle sale vedremo il ritorno di una delle più grandi epoche della storia “La belle époque”  è un film del 2019 scritto e diretto da Nicolas Bedos, vedrà protagonista la storia di un fumettista Victor, che si trova nel bel mezzo di una crisi lavorativa e personale, sentendo di detestare un presente in cui non riesce a riconoscersi e in cui non fa altro che litigare con sua moglie, Marianne. Grazie all’incontro con l’imprenditore Antoine, tuttavia, a Victor viene offerto un rimedio adatto alla sua nostalgia: tramite una ricostruzione storica così accurata da sembrare vera, potrà rivivere artificialmente la propria belle époque personale, ovvero il 16 maggio del 1974, il giorno in cui incontrò Marianne per la prima volta.

Per gli amanti della suspense, sarà possibile la visione di “L’uomo del labirinto” è un film del 2019 diretto da Donato Carrisi e tratto dal suo omonimo libro. Sono passati 15 anni da quando uno sconosciuto ha rapito Samantha Andretti mentre tornava a casa da scuola. Allora protagonista aveva solo 13 anni: ora invece è una giovane donna che, sfuggita al suo carceriere, si ritrova nell’ospedale Santa Caterina con una gamba ingessata e una flebo infilata nel braccio. Accanto a lei il dottor Green è lì per aiutarla a ricordare, dato che una droga psicotica iniettatale dal rapitore le circola ancora nel sangue, alterandole la memoria. “Questo è un gioco?”, ripete la donna. E in effetti quella che ha inizio è una caccia al tesoro, in cui a cercare il colpevole non è solo il dottor Green ma anche Bruno Genko, un investigatore privato in procinto di morire tormentato dal senso di colpa per non aver saputo salvare la ragazza all’epoca del suo rapimento.

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