Di Alessandra Mastroddi. Il Dantedì, è la Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita dal Consiglio dei Ministri per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri e già dal nome si è voluta caratterizzare come segno di italianità. No “Dante Day” come saremmo stati portati a decidere oggigiorno. Ci ha pensato il professor Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, linguista e filologo abruzzese, noto al folto pubblico per la sua presenza la domenica mattina su RAI 1. E’ lui che ha coniato il neologismo conversando con un giornalista del Corriere della Sera: esiste il martedì, il giorno di Marte, ecco quindi il DANTEDI’, il giorno di Dante. Semplice, comprensibile, originale.
In quest’anno così complicato, la celebrazione è stata l’occasione per ricordare il padre della lingua italiana e per riaccendere l’attenzione sul Poeta che, spesso e volentieri, l’insegnamento scolastico ha reso pesante e barboso, sempre proposto in maniera stantia e greve, rendendo lo studio delle sue opere difficile e faticoso. Rileggere Dante vuol dire attingere al nostro bagaglio culturale, alla nostra lingua e alla nostra Storia. La figura dell’Alighieri rappresenta una lezione per tutti noi: una lezione che ci parla di coerenza, coscienza, forza morale e identità nazionale, dell’idea più nobile dell’Italia.
L’Ateneo di Tor Vergata ha celebrato la giornata con un seminario tematico in Abruzzo, a Tagliacozzo ad un’ora di macchina da Roma. Per un motivo preciso. Il Borgo montano è stato citato proprio da Dante Alighieri nella Divina Commedia: “E là da Tagliacozzo/ove senz’armi vinse il vecchio Alardo” (canto XXVIII dell’Inferno). Nello studio televisivo del canale digitale di Infomedianews, nel pieno rispetto delle disposizioni COVID, sono intervenuti il professor Franco Salvatori che ha presentato il lavoro “Perché celebrare Dante”, il professor Pierluigi Magistri con il “Paesaggio descritto nella Divina Commedia” e la Professoressa Florinda Nardi, italianista, insieme ai suoi allievi del Laboratorio “Milla” con “Improvvisazioni Dantesche”.
L’iniziativa è stata tra le migliaia che nel corso del 2021 si svolgeranno in tutta Italia per celebrare l’importante ricorrenza.
“Considerate la vostra semenza:
fatti non foste per viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza” (Inferno, XXVI, 118-120)