Di Giulia Cipriano. Bravura, intelligenza, cultura, carattere, determinazione: aspetti della donna che in tanti troppi settori  non sono sufficienti. la donna viene mortificata così  due volte: perchè la seconda è il suo aspetto fisico che paga più di quello intellettuale, professionale e morale. “Una bionda in carriera” Lungometraggio del 2003 diretto da Charles Herman-Wurmfeld, con protagonista l’attrice statunitense Reese Whiterspoon. Pregiudizi. Luoghi comuni. Sguardi dall’alto in basso. Questo è ciò che Elle Wood, personaggio principale della pellicola, si ritrova a subire, solo perché mossa dal desiderio di frequentare la facoltà di legge all’università di Harvard. Purtroppo, questa è la sorte che accomuna ancora oggi molte delle donne del ventunesimo secolo. Un secolo in cui le barriere dovrebbero essere state abbattute, i confini sorpassati. La strada, però, è ancora lunga.

“Women belong in the kitchen”, “Le priorità di una donna sono altre: i figli, il marito, la casa”. E così molte donne si ritrovano scoraggiate nell’intraprendere una carriera lavorativa, specialmente se questa è storicamente attribuita ad un uomo. Non sia mai che una donna voglia fare l’architetto, o l’ingegnere! Se ci riflettiamo, il problema si evidenzia se notiamo il fatto che non esistono neanche dei termini adeguati per descrivere una figura femminile che esercita questo tipo di professioni. Questo accade perché sin da piccoli, i bambini vengono elogiati per le loro capacità intellettive e motorie: la loro forza, il loro essere veloci, la bravura innata per le materie scientifiche. Invece, i complimenti riservati alle bambine riguardano spesso, se non soltanto, il loro aspetto. Viene applaudita la loro sensibilità. Ma le donne sono tanto e molto di più. Sono cuore, anima, fuoco, energia. La sicurezza di una donna viene scambiata per antipatia e scontrosità. La sicurezza di un uomo è leadership. Ecco a voi il principio dei “double standards”. Ingiustizia: e le donne sono stanche. La rabbia le pervade. La frustrazione. E a volte hanno voglia di mollare. Perciò vanno incoraggiate.  Da altre donne e dagli uomini. Perché le donne sono capaci, e i loro valori ci sono. Tutti