Di Vanessa Fazio. Hanno scommesso la casa, hanno perso gli affetti e la cognizione del presente: Paola, Gianluca, Francesco, Simona questi sono solo alcuni dei nomi che al gioco d’azzardo hanno dedicato un’intera esistenza, Non importa che tu sia bravo o preparato perché vincere o perdere non è una decisione che ti spetta è il destino che decide per te e nella maggioranza dei casi questo non ti lascia via di fuga. Il gioco d’azzardo è come una malattia che ti corrode piano piano, prima ti porta sulle stelle e poi ti fa scendere a picco sulla realtà delle cose. Purtroppo, negli ultimi vent’anni a causa dell’appoggio delle istituzioni che si muovono e approvano le leggi in concomitanza al beneficio che ne traggono, è stata incrementata fortemente la lista dei giochi in cui il fine ultimo è quello di arricchire le tasche dello Stato; pertanto, che si stia comprando un gratta e vinci o che tu stia giocando alle slot tieni a mente che la possibilità che  si esca con il portafoglio pieno è veramente bassa. Nell’ultimo periodo poi a causa del lockdown le sale fisiche sono diventate online e quindi i giocatori possono perdere i loro soldi o risparmi di una vita dal divano di casa. Cosa spaventosa è che soprattutto i giovani attraverso il famoso sistema delle “schedine” entrano in una fitta rete dal quale poi risulta difficile liberarsi. Lo Stato dovrebbe tutelare i giovani soprattutto i minori fornendo maggiori controlli sui siti web di scommesse, ma sembra fare di tutto piuttosto che trovare una soluzione. Molte associazioni sono sorte a fronteggiare il problema, una tra tutte “SOS azzardo” che attraverso il suo sportello d’ascolto vuole lanciare un messaggio forte, d’aiuto. E’ arrivato il momento di rimettersi in gioco.

 

Fazio Vanessa