Di Federico Manzi e Matteo Grassi. PAGELLE:

PAU LOPEZ 6: pochi interventi nel corso del match ma decisivi, soprattutto quello su Moraes poco dopo il vantaggio giallorosso; altro clean sheet intascato, con l’obbligo di migliorare i rilanci con i piedi per non inceppare in errori più volte osservati.

MANCINI 7: quanto è migliorato il 23 in quest’ultima stagione; altro goal decisivo, dopo quello contro il Genoa, e prestazione sontuosa in difesa. Unica pecca, ormai consueta, la solita ammonizione per l’uso eccessivo delle braccia. Ormai è lui il leader in difesa.

KUMBULLA  6,5: torna titolare dopo il rientro dall’infortunio e regala una prova impeccabile ai tifosi giallorossi; mai superato dai centravanti avversari con il coraggio di provare ad impostare dal basso, senza eccelsi risultati. Se continua così ci sarà da battagliare per una maglia da titolare nella difesa a tre.

CRISTANTE 6: ormai il ruolo da centrale è diventato suo per presenze (speriamo ancora per poco); non perfetto nelle chiusure ma quando c’è da impostare dalla difesa è sempre lì pronto a prendersi palla. Con il rientro di Ibanez e Smalling, quasi sicuramente, tornerà finalmente nel ruolo originario.

SPINAZZOLA 6: ingabbiato ottimamente dalla difesa alta dello Shakthar, non riesce a dare il consueto apporto offensivo, riuscendo a svincolarsi all’attento Dodò solo un paio di volte. Diagonali difensive tempestive e precise. (Dal 79’ BRUNO PERES S.V.) VILLAR 6,5: dopo un inizio in fase di stallo, seguito da uno di studio, riesce a prendersi gli spazi necessari per mettere in mostra tutta la sua qualità che sta emergendo sempre di più. Prende, a volte, qualche rischio di troppo a centrocampo( facendo prendere un crepacuore ai tifosi) ma ne esce ottimamente.

DIAWARA 6: timido e poco incisivo questa volta il guineiano. Inizialmente, in fase di possesso, si abbassa in linea con la difesa per ricevere palla, senza però risultando incisivo con i suoi soliti lanci. Solita grinta in campo che, sicuramente, sostituirà in modo egregio l’infortunato Veretout. (Dal 79’ IBANEZ S.V.) KARSDORP 6,5: non si stanca mai l’olandese. Se sicuramente non è riuscito a valicare la difesa ucraina sulla fascia destra, in fase difensiva non fa scappare un pallone e, soprattutto, non si fai quasi mai saltare dall’esperto Ismaily; il 2 è uno dei veri valori aggiunti, in questa stagione, di questa Roma.

PELLEGRINI 7: primo tempo sottono, scardinato solo dal goal del vantaggio; ripresa sontuosa del 7, da vero capitano, trascinando la squadra in lungo ed in largo assistendola in tutte e due le fasi. Riprende i compagni quando necessario, riferendo, inoltre, le indicazioni di Fonseca. Chissà se la fascia da capitano gli rimarrà ancora al braccio con il rientro di Dzeko ma,sicuramente, speriamo che continui così. (Dal 78’ CARLES PEREZ S.V.) PEDRO 6: ancora sottono rispetto alle grandi aspettative che si riponevano in lui; fornisce l’assist per il goal di Pellegrini ma, oltre a questo, niente più. (Dal 62’ EL SHAARAWY 6,5: ora lo possiamo dire: il faraone è tornato e si è visto; dopo aver sbagliato un goal a tu per tu con il portiere su lancio precisissimo di Pellegrini, ci regala una super giocata in mezzo ai due difensori inermi dello Shakthar per lo scavetto finale ed il goal del 2-0. La classe del faraone la conosciamo tutti e l’abbiamo potuta constatare ancora una volta: continua così Stephan!) MKHITARYAN S.V.: si evince già dai primi minuti di gioco che non è al meglio della sua forma; poco reattivo ed incisivo, culminato con l’infortunio al polpaccio poco dopo la metà del primo tempo. Speriamo nulla di grave.(Dal 35’ BORYA MAYORAL 5,5: sicuramente molto stanco per le molte partite ravvicinate giocate nelle ultime settimane senza l’apporto di Dzeko, tornato solo ieri sera tra l’elenco dei convocati; è come un pungiball  tra i due difensori avversari: sempre in ritardo, con il pallone toccato pochissime volte. E’ tempo di riposo Borja, torna il gigante di Sarajevo.)

 

FONSECA :7.5, in una delle partite più importanti della stagione, l’allenatore portoghese riesce ad ottenere dai suoi ragazzi una delle migliori prestazioni dell’anno. Carisma, mentalità e qualità sono questi gli elementi che hanno permesso alla Roma di far sembrare facile una partita che sulla carta non lo era affatto. Senza i tifosi, si riusciva a sentire un Fonseca maniacale che guidava tutte le scalate e le coperture. Il tecnico lusitano vince il confronto con Luis Castro, colui che l’aveva sostituito sulla panchina della squadra Ucraina, e si mette in tasca una bella fetta di qualificazione per i quarti di finale.

 

Arbitro: 6.5, Artur Dias gestisce bene la partita, utilizza un metro equilibrato, lascia molto giocare e tende a non sanzionare le entrate. Riesce a prendere decisioni giuste sia nel contatto dubbio in area giallorosso, sia in virtù del secondo goal della Roma.

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